mercoledì 17 settembre 2014

IL RITORNO TRIONFANTE DELLA “SCHISCETTA”: RICETTE E CONSIGLI INTERESSANTI PER UNA PAUSA PRANZO FAI DA TE


Nata nell’immediato dopoguerra come gavetta di alluminio dentro cui gli operai custodivano i manicaretti preparati nel focolare domestico, ora è ritornata il trend del momento pausa pranzo. E se nel passato era fondamentalmente necessità, oggi è un’abitudine sana, economica e soprattutto di grande tendenza.
Mi riferisco all'attualissima, coloratissima, personalissima Schiscetta.


Il nome, dalle inequivocabili origini milanesi, ormai è stato adottato da quasi tutto lo stivale e oggi non fa più solo parte della routine degli operai ma è diventata appetitosa quotidianità di impiegati, manager, commercianti, camionisti, artigiani e moltissime altre figure professionali.
Che si tratti del contenitore in plastica adatto anche per microonde, del pacchetto di carta assorbente, della ciotolina in alluminio usa e getta o del foglio di carta oleata del salumiere, oggi la padrona indiscussa della pausa pranzo dei lavoratori italiani è la schiscetta.


E’ l’abitudine giusta per chiunque prediliga una dieta genuina, per chiunque voglia consumare il proprio pasto quando e dove desideri, senza lo stress di code ai bar e ai ristoranti.
A lei sono stati dedicati innumerevoli articoli, su quali cibi preferire e quali evitare, su come prepararli, sull’importanza di condividerla, su come apparecchiare sul posto di lavoro, addirittura è stato diffuso il bon ton della schiscetta…evidentemente gli aromi che invadono l’ufficio sono problemi comuni!


Sono tantissimi i forum e i blog in rete dedicati a ricette, metodi, consigli, must have per confezionare una pausa apri e gusta, ma l’indiscusso esperto del momento, in tema di pranzo by yourself, è Alessandro Vannicelli autore del blog Schisciando.
Amante della musica, dell’arte, della comunicazione e foodblogger per passione, Alessandro è appena uscito con il suo primo libro, “Schiscetta perfetta”, edito da De Agostini Libri. Nero su bianco trucchi, segreti del mestiere e consigli per preparare schiscette da fare invidia ai propri colleghi di lavoro.


Un libro per tutti. Per chi ha una vita dinamica, per chi si prende cura di sé e vuole sapere cosa mangia, per chi ha bisogno di ottimizzare i tempi, per chi vuole mangiare bene risparmiando, per chi è cool, smart, chic. A ognuno la schiscetta che preferisce.

sabato 13 settembre 2014

PAVIA: A DUE PASSI DA MILANO UN TUFFO NELLA STORIA E NELLA GRANDE CULTURA ITALIANA

L’impatto immediato quando si approda nell’antica città della Lomellina è caratterizzato dalle ondate dei gruppi di studenti che affollano i corsi del suo centro storico.
Ora, provate a immaginare quegli stessi studenti, qualche secolo fa.
Eliminate dalla vostra immagine tablet, smartphone e lettori musicali e se guardate attentamente potreste anche scorgere un giovanissimo Albert Einstein trasferitosi con la famiglia per circa un anno o un trentenne Ugo Foscolo neoprofessore di eloquenza presso il prestigioso ateneo pavese.

Pavia è cultura a cielo aperto. 
Le sue origini antichissime e il suo passato memorabile le hanno regalato un patrimonio artistico dal valore inestimabile.
E’ una delle città universitarie più antiche d’Europa. Tra i banchi delle sue aule hanno studiato illustri personaggi di ieri e di oggi: Ugo Foscolo, Carlo Goldoni, Beppe Severgnini, Giulio Tremonti.
Alessandro Volta fece, proprio a Pavia, i suoi primi esperimenti con l’elettricità.

Se arrivate dalla stazione, una pausa allo storico caffè Demetrio, ora Annabella Cafè, è la tappa obbligatoria prima di raggiungere l’ateneo.
Situato vicino alla famosa boutique di pellicce, il Cafè, è stato, dal 1758, il punto di ritrovo della Pavia più tradizionale.

(Il lampadario rosso sgargiante al suo interno è un pezzo unico in vetro di Murano, installato in occasione dell’inaugurazione del locale rinnovato).


Pavia, città delle 100 torri e delle incantevoli chiese medievali.
La basilica di San Michele Maggiore, la Cattedrale (che annovera tra i suoi architetti anche Leonardo Da Vinci), la chiesa di San Pietro in Ciel d’Oro, sono solo alcune delle testimonianze del periodo in cui la città era la capitale del regno italico. Ogni via del suo centro è il varco d’accesso a splendidi monumenti religiosi.
Delle cento torri con i loro caratteristici orologi, oggi, rimane un piccolo e prezioso ricordo in Piazza Leonardo Da Vinci.






Addentrandovi tra i chiostri silenziosi del suo ateneo e passeggiando tra i suoi collegi antichi e prestigiosi, sarete avvolti da un’atmosfera quasi monastica. Il contrasto che si avverte passando da questi luoghi di raccoglimento alla vitalità delle strade, dei mercati e dei locali cittadini è spiazzante.
E’ il contrasto che caratterizza queste terre, dove braccianti (le risaie del pavese sono tra le più rinomate al mondo) e menti geniali hanno convissuto per generazioni.



Non andate via da Pavia senza aver fatto merenda con una generosa fetta di torta paradiso nella pasticceria Vigoni, che ha dato i natali a questo dolce della tradizione lombarda.
Proprio di fronte all’ingresso principale dell’Università, Enrico Vigoni aprì la sua bottega nel 1878 e negli anni, grazie al suo impasto di uova, zucchero e farina, ottenne numerosi riconoscimenti.


Prima di continuare la vostra gita verso la Certosa, tappa immancabile per chiunque si trovi a visitare il territorio, concedetevi una passeggiata verso il lungo Ticino.
E’ uno dei luoghi in cui i pavesi si rilassano. Fanno footing, gustano un gelato, chiacchierano seduti su una panchina e d’estate sorseggiano un drink seduti ai tavoli dei tanti chioschi delle feste di stagione.
Attraversando il famoso Ponte Coperto, scoprirete la targa con la confidenza che Albert Einstein fece ad un’amica italiana: "Die schöne Brücke in Pavia habe ich oft gedacht" ("Ho spesso pensato a quel bel ponte di Pavia").


La sera, a cena, davanti a un piatto di risotto con pasta di salame e Bonarda, ripensando alla vostra gita a Pavia, sarà facile provare il desiderio di rivivere certe atmosfere e quindi la voglia di tornare a trovarla, magari proprio in occasione del vostro prossimo viaggio a Milano.