“Sembra
che per loro, evidentemente, noi non siamo in grado di fare più niente”
dice Giacobazzi nel suo ultimo monologo a Zelig. Parla della televisione che è
cambiata, dell’avvento inondante ed inevitabile dei cosiddetti tutorial, del
bombardamento ininterrotto e diffuso dei programmi in cui ti insegnano a
cucinare, a truccarti, a vestirti, a scegliere casa, a organizzare il
matrimonio, a riciclare, a curare le piante…potrei continuare ancora per molto
ma mi fermo tanto avete capito.
I tutorial, che grazie ai canali
tematici, in quest’era, la fanno da padrone.
La sottoscritta, dato l’UP-puntamento di ogni sera dalle 17 alle 19, non può che parlar bene dei
tutorial :-)
Solo una cosa però.
Godetevi l’ultimo video di Clio Make Up, provate l’ultima ricetta proposta da Alessandro Borghese, seguite i
consigli all’ultimo grido di Enzo Miccio ma, per favore, state lontani da
quelle persone che vi propinano tutorial di vita.
Ne è pieno il mondo di quelli che
credono di sapere tutto della vita, di come si vive anzi di come si deve
vivere. Quelli che “guarda che la soluzione giusta non può che essere questa”,
“sappi che facendo così ti ritroverai cosà”.
Si
trovano ovunque: tra i parenti, gli amici, sul lavoro. Loro sono lì, sempre
pronti a elargire la propria sapienza, anche senza che glielo si chieda, anzi
soprattutto quando non glielo si chieda.
Sono
loro, i saccenti. Quelli che
hanno la presunzione, anzi la convinzione, di sapere tutto meglio di chi hanno
davanti e non si trattengono dal manifestare questa presunta superiorità con
consigli non richiesti, sermoni compiaciuti, critiche salaci ed evidenziando
che soltanto loro sanno che cosa è bene o male, utile o inutile, giusto o
sbagliato.
I
saccenti danno consigli senza
richiesta, non chiedono mai, non hanno dubbi, criticano il più delle volte senza
conoscere bene la situazione, ostentano le loro opinioni e le loro preziose
conoscenze, non ascoltano e non cambiano mai idea.
State
alla larga da questi tutor che si credono il nostro oracolo.
Il sapiente,
non il saccente, fa l'opposto: ascolta, chiede, comprende. Solo su richiesta, e
solo a volte, suggerisce qualcosa.
Semmai vi doveste imbattere
nell’ennesimo “mister so tutto io” fate così, smartphone alla mano, youtube e
schiacciate play sul vostro tutorial preferito. :-)
Nessun commento:
Posta un commento