Nella settimana appena trascorsa abbiamo inaugurato
all’interno di “MANUale di…” un appuntamento che verrà inserito nella rubrica
libri, ma che, a differenza del classico momento in cui io e Valentina Oioli
chiacchieriamo di nuove uscite, vede coinvolti il direttore e i redattori di www.libreriamo.it.
IL SITO
Non so avete già avuto occasione di dare un occhio al
sito, non è il classico sito dedicato ai libri e alle loro recensioni, o
meglio, non è solo questo. Innanzitutto le recensioni provengono dai lettori
stessi e non da esperti, quindi si riscontra una particolare tendenza social e
di condivisione. In secondo luogo contiene tutta questa serie di sezioni in cui si affrontano, sempre con l’interazione e la partecipazione dei
lettori, molte tematiche di grande attualità legate al mondo della lettura. Come lo ha perfettamente definito il direttore stesso Saro Trovato,
Libreriamo è un social book magazine.
Ed ecco partito proprio questa settimana il momento
del giovedì, su Puntoradio, che dà voce alle tematiche ed ai dibattiti
considerati dagli amici di Libreriamo.
LA QUESTIONE
Questa settimana si è affrontata, con l’importante supporto
di Valerio Giacomoni (uno dei redattori del sito), una questione che di questi
tempi fa molto parlare. Non solo, devo dire a mio avviso, che si tratta di uno
di quegli argomenti che riesce a dividere intere fazioni, un po’ come accadeva
per Guelfi e Ghibellini, fascisti e comunisti, livornesi e pisani, insomma come
accade oggi per adepti Apple e seguaci Android o fanatici del cioccolato
fondente e patiti di quello al latte. :-)
L’argomento di scontro è l’avvento del digitale nel mondo della lettura.
Avete già sentito parlare di eReader? E di nomi come
Kindle, Kobo? Non sono altro che lettori di libri elettronici, ovvero
dispositivi capaci di contenere una grande quantità di testi in formato
digitale.
Essendo studiati quasi esclusivamente per la lettura
di testi, questi “affarini” offrono una resa visiva quasi simile a quella di
uno scritto stampato. Giusto per farvi un’idea andate su www.amazon.it.
Chiarito l’oggetto del contendere arriviamo alle
indagini compiute.
I redattori di Libreriamo.it hanno condotto una serie
di interviste a scrittori, librai, critici, chiedendo loro quali potessero
essere le possibili conseguenze del digitale sul mondo libri.
Tra le varie risposte ecco, per esempio, quella di Ettore
Randazzo, avvocato e scrittore che dice - sfogliare un libro di carta è una
bellissima abitudine che non verrà mai sostituita -.
Un’altra intervistata, Nicoletta Sipos giornalista di
“Chi”, sottolinea ed affronta le paure legate alle minacce al copyright,
raccontando del caso Stephen King; lo scrittore, infatti, dopo aver messo
in rete alcuni suoi racconti è rimasto deluso e scoraggiato da tentativi di
plagio e mancati pagamenti.
Più positivo e aperto all’innovazione Maurizio Bono di “Repubblica” che, dopo aver amaramente ricordato come l’Italia
sia ancora fanalino di coda nell’utilizzo degli eBook rispetto a Stati Uniti e
Regno Unito, sottolinea i diversi vantaggi del “libro digitale”.
I “ci piace” sono gli stessi che si riscontrano nelle
risposte del popolo dei social:
- Tascabilità (mai parola è stata più appropriata!), considerando il grande quantitativo di libri che ci si può portare dietro grazie ad un dispositivo che sta tranquillamente in borsa, in tasca, in valigia.
- Costi ridotti, gran parte dei libri in versione eBook costano meno del testo versione classica.
- Self Publishing, una parola difficile che però ha semplificato e soprattutto sdoganato (finalmente oserei dire..) la possibilità di pubblicare un libro senza la necessaria intermediazione della casa editrice.
Questi sono solo alcuni dei vantaggi rilevati dalle
indagini fatte. Certo è che uno dei problemi più seri, sul quale, devo dire la
verità, non ho idea di quali sistemi di tutela affidabili possiamo godere, è la
minaccia alla proprietà intellettuale…Problema che affanna già da qualche tempo,
purtroppo, il mondo della musica.
Un dato certo e significativo è quello sottolineato
da Valerio Giacomoni al telefono: il digitale viene vissuto come un futuro
imprescindibile che non si può assolutamente fermare e davanti al quale non ci si può
far trovare impreparati.
Direi che per ora, considerato il momento di passaggio,
mi associo alla risposta che Maurizio Bono ha dato alla domanda:
– Quindi eBook sì o eBook no? –
eBook sì, o
meglio, anche.
Voi come la pensate?
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